Comune di Calenzano
Elezioni Amministrative
8-9 giugno 2024
Chi sono
Sono nata a Mannheim in Germania il 12 ottobre 1972; vivo a Calenzano da oltre trent’anni, sono sposata con David ed ho due figlie: Alice di 18 anni e Ginevra di 6. Sono consulente del lavoro presso la CNA Toscana Centro (la Confederazione dell’artigianato e delle piccole e medie imprese).
Il mio percorso politico inizia proprio a Calenzano all’età di 22 anni dove ho fatto volontariato nell’associazione Assieme, alle feste dell’unità, nel Comitato dei genitori di Calenzano; ho fatto la presidente del Consiglio d’Istituto, e sono tra le socie fondatrici dell’associazione Sale in zucca che nasce proprio dal Comitato dei genitori. Attualmente ricopro la carica di Capogruppo PD in Consiglio comunale da due legislature e sono presidente della Commissione consiliare Assetto del territorio.
La mia scelta
Ci sono molte definizioni della politica. Secondo un’antico testo cinese, è “l’arte di governare”, e questa forse è la definizione più pragmatica! Ma ce n’è una che mi piace anche di più, quella descritta da Pericle (politico e oratore vissuto in Grecia 2500 anni fa), secondo il quale la politica è “L’arte del vivere insieme”: questo per me è il fare politica. A Calenzano quest’arte è esercitata quotidianamente in molte forme, se pensiamo a quante associazioni e circoli vivono e animano il nostro territorio.
Ho voluto cominciare il mio cammino di Candidata a Sindaca dalla Cdp di Calenzano, perché proprio da qui ho iniziato ormai trent’anni fa ad interessarmi di politica, a fare volontariato nella pizzeria, a capire che non ci sono scelte nella vita, che non siano anche scelte politiche.
Calenzano, la mia città
LA CALENZANO CHE VORREI. Al contrario di quanto afferma qualcuno, Calenzano non è una “città compiuta!”. La politica ha il dovere di monitorare costantemente i bisogni e di adeguare l’offerta per rispondere alle esigenze che cambiano. Non voler vedere che viviamo in un mondo in cui giornalmente cambiano i ritmi, le relazioni, le conseguenze, significa abdicare verso un conservatorismo ottuso. Per esempio, una città che si ferma è una città che si troverà impreparata ai cambiamenti climatici in atto.
Calenzano non va conservata, ma protetta!