Il Programma

 

Calenzano 18 Giugno 2023

Bozza di proposta per la redazione del programma del mandato amministrativo 2024-2029 a cura della coalizione “Centrosinistra Insieme”

Sostenibilità, innovazione e sviluppo

Dobbiamo rappresentare l’idea di paese che vogliamo costruire, poiché questo rimane il momento più alto del fare politica: è il tentativo di mettere a terra l’esperienza, la passione, l’interpretare e provare a dare risposte ai bisogni dei cittadini.

Viviamo in periodo attraversato da enormi cambiamenti: la bassa natalità, la globalizzazione, i cambiamenti climatici, una società che sta invecchiando, un logorarsi del rapporto cittadini-istituzioni.

Affrontiamo questioni che richiedono scelte complesse e innovative, oltre che radicali rispetto alle soluzioni sinora adottate.

La sfida che dobbiamo affrontare, forti dei nostri valori di libertà, democrazia e giustizia comporta raccogliere il testimone delle tante risorse positive presenti nel nostro territorio che in pochi anni ci hanno consentito di passare da paese industriale di periferia assimilabile a tanti altri, a recuperare dignità come territorio ed essere identificato come un comune dove il livello di qualità del vivere è fra i più alti dell’area fiorentina.

Il nostro territorio non necessita di essere ridisegnato o stravolto: le grandi scelte urbanistiche il disegno di cittadina la maglia urbana è definita, non necessita di ulteriore espansione.

Si tratta di valorizzare meglio le esperienze, il patrimonio, la comunità e la storia.

Si tratta di riscoprire e valorizzare quello che ci circonda: quanto è stato salvaguardato negli anni e che spesso non riusciamo più a vedere, ma che è la nostra forza. 

Oltre al patrimonio storico ambientale, l’associazionismo, l’inclinazione alla solidarietà, il pensiero critico che risiede nella testa dei Calenzanesi, un tessuto industriale fatto di aziende leader e di imprenditoria diffusa.

Dobbiamo accettare la sfida forti della nostra esperienza, disponibili al contributo di tutti e consapevoli dei nuovi bisogni e delle nuove sensibilità.

Gli elementi su cui concentrare la nostra attenzione sono fondamentalmente tre.

Valorizzare, Sostenibile, Comunità

Valorizzare: tutte quelle attività tese ad aggiunto valore all’esistente, questo può innestare un processo di crescita e di sviluppo fortemente legato al territorio, alle proprie peculiarità, il processo di valorizzazione può genera un effetto trascinamento che può coinvolgere tutte le attività del territorio.

La comunità sceglie di vivere in un livello più alto, sotto tutti i punti di vista, dalla valorizzazione delle risorse ambientali, dalle buone pratiche, dall’impiego del tempo libero, al creare lavoro.   

Sostenibile Si parla di avere sostenibilità economica, altrimenti niente sta in piedi, sociale poiché nessuno deve rimanere indietro o sentirsi solo e infine – ultimo ma non ultimo – ambientale: i cambiamenti climatici ci impongono percorsi di mitigazione degli eventi, una diversa gestione del suolo e in particolare delle acque. Serve adeguare i nostri standard di assetto idrico ai mutati eventi atmosferici. Necessitiamo infrastrutture di contenimento, capaci di trattenere l’acqua come risorsa idrica e promuoversi come esempio virtuoso di gestione del territorio e della più importante tra le risorse naturali

Comunità Occorre valorizzare il mondo del volontariato a partire dalla costruzione di strumenti che aiutino l’associazionismo calenzanese a divulgare le moltissime attività svolte fare rete fra loro.

Partecipare alla cosa pubblica, organizzare il tempo libero, lavorare a progetti di solidarietà, di conoscenza, di buone pratiche, di accoglienza verso i migranti, consapevoli che tutti assieme possiamo migliorare le condizioni della nostra comunità, diventa un elemento importantissimo per la qualità della vita dei cittadini.

Fare comunità, è una spinta straordinaria al cambiamento dal basso, la condivisione di valori come solidarietà e altruismo ci fa essere cittadini più consapevoli, consentono ad un comune come il nostro di affrontare con serenità i bisogni del territorio.

E se necessario partecipare a progetti di solidarietà verso popolazioni che sono in stato di bisogno per calamità o altro.       

Parchi / Sviluppo del Territorio rurale 

La valorizzazione del territorio passa attraverso il bene comune che riguarda il paesaggio. Paesaggio è sinonimo di natura incontaminata, luoghi armoniosi da vivere che danno un significato positivo alla vita di ogni cittadino. 

Abbiamo la fortuna di avere un territorio prevalentemente verde costituito da due catene montuose principali quali la Calvana con tutto il territorio della Valmarina, il parco delle Carpugnane e Monte Morello. Riscoprire il paesaggio vuol dire andare a valorizzare il nostro patrimonio naturalistico, cercando di renderlo il più possibile sostenibile sia da un punto di vista ambientale che economico; andando a sviluppare in maniera efficace ed efficiente le aree rurali che contraddistinguono il nostro Comune.

Mobilità

La centralità del nostro comune nell’asse Firenze-Prato e uno snodo autostradale principale, ci obbligano necessariamente a interrogarsi su come dovrà essere la mobilità del futuro e quali azioni è necessario mettere in campo per risolvere alcuni dei problemi presenti sul nostro territorio, tra i principali la circolazione dei mezzi pesanti, il sempre più diffuso utilizzo di e-commerce e relativa circolazione dei corrieri, una non totale efficienza di collegamenti attraverso mezzi pubblici o con mobilità sostenibile. 

L’amore per il territorio, per il benessere delle persone e dell’ambiente ci obbliga necessariamente a sviluppare una rete di collegamenti efficiente ed efficace per creare un modello di mobilità dolce in grado di soddisfare gli utenti finali e renderli consapevoli che il cambiamento passa dalle azioni quotidiane. Crediamo convintamente che la direzione da prendere non sia quella di sviluppare collegamenti attraverso il rifacimento di uno scalo aeroportuale, ma bensì quella di costruire le basi per una mobilità più sostenibile.

Beni comuni

Una parte importante del rapporto fra cittadini e pubblica amministrazione è costituito dalla gestione delle utenze acqua, gas, raccolta e smaltimento rifiuti, tutte quelle utenze cioè che sono considerate come indispensabili.

Recentemente si è costituita in Toscana la società “Multiutility”, che raggruppa le maggiori società pubbliche di acqua gas e raccolta rifiuti. Il nostro comune ha partecipato alla costituzione.

L’obiettivo è di migliorare il servizio e contenere i costi delle tariffe, applicare tariffe più basse per chi si trova in stato di necessità, riportare l’acqua sotto il totale controllo pubblico come richiesto da 26 milioni di cittadini con il referendum del 2011, investire in impianti di riciclaggio e smaltimento per chiudere all’interno della regione il processo dei rifiuti in un percorso circolare così da mitigare la nostra impronta ambientale.

Riteniamo strategico per il nostro comune sostenere l’aggregazione e l’avvio del piano di investimenti.

Come riteniamo strategico per la missione che la società va a svolgere sui territori, nel rapporto con i cittadini il controllo la governance la proprietà deve essere totalmente pubblica.

Aprire a capitali privati ci espone al rischio di snaturare gli obbiettivi e le intenzioni iniziali.

Proprio per i prodotti che si vanno a trattare acqua, energia, rifiuti, se vogliamo migliorare l’uso e il consumo servono utenti consapevoli.

Aprire al mercato degli investitori attraverso la borsa, si rischia di trasformare i cittadini in clienti.

Un controllo totalmente pubblico oltre a garantire un legame con il territorio, ha come obbiettivo il servizio le tariffe.

Un investitore, ha come obbiettivo la remunerazione sul capitale investito.

Publiacqua è un esempio, quanto ci è costato alla fine portare un investitore privato.

Il settore delle utility è un settore privilegiato consente di remunerare i capitali investiti, e scaricare i costi selle utenze. 

Se c’è la necessita di capitali vanno trovati sui territori attraverso forme di azionariato diffuso. La strada da seguire è un ruolo forte del pubblico e una gestione trasparente e democratica. 

Ai cittadini non serve una multiutility condizionata dalla finanza.   

Fare Impresa

Calenzano ha un tessuto produttivo denso di attività artigianali, che negli anni ha accresciuto le proprie competenze e portato innovazione sul nostro territorio; ci sono attività industriali che sono diventate delle eccellenze e punto di riferimento in settori specifici, e abbiamo un settore della logistica che è esploso in misura maggiore rispetto alla crescita dei servizi che abbiamo a disposizione. 

Da ciò ne deve seguire il potenziamento delle infrastrutture quali il raddoppio almeno dei passaggi ferroviari, il miglioramento del collegamento tra rete stradale, ciclabili e ciclo-stazione, TPL, rete ferroviaria. Favorire servizi di car-sharing e bike-sharing per consentire lo spostamento dalle stazioni e dall’area camper attrezzata ancora oggi da individuare, arrivare alle aree industriali, attivare collegamenti o migliorare gli spostamenti verso le zone naturalistiche del nostro territorio per promuovere la conoscenza dei nostri siti più caratteristici, come le Ville e Parchi storici, oltre che il Castello. 

Abbiamo fatto nascere il distretto biologico e dobbiamo attuare le misure utili per sostenerlo, promuovere la conoscenza delle colture e dei prodotti dalla nostra terra, e promuovere le realtà associative dell’Orto Collettivo e della cooperativa Allegria neo costituita a Legri, oltre che di tutte le altre realtà sociali che forniscono un servizio dalla comunità. 

È inoltre utile prevedere il servizio TAXI alle stazioni nelle fasce di maggior passaggio dell’utenza e nei giorni festivi laddove si riducono i servizi ferroviari e BUS.  

Incentivare le Imprese alla partecipazione e collaborazione con l’amministrazione comunale per condividere le buone pratiche; favorire e sostenere quelle imprese che introducono forme di welfare aziendale di tipo “ecologico”, quali acquisto di bici elettriche messe a disposizione dei propri dipendenti, oppure la concessione di auto elettriche quale fringe benefit, o altre forme similari. 

Sostenere il processo burocratico delle imprese che fanno interventi di innovazione energetica, o che aderiscono alle comunità energetiche, o che mettono a disposizione della comunità competenze tecniche per scopi sociali e solidali. 

Condividere con i livelli sovracomunali (Comuni confinanti, Città Metropolitana, Regione, Governo), per sostenere congiuntamente le spese di manutenzione ordinaria sulle strade, cartellonistica, illuminazione, dell’area industriale in cui è presente tutta la logistica, in quanto Calenzano, sia per la vicinanza a Prato e Firenze, sia per la presenza del casello autostradale, sostiene tutti i costi dei passaggi dei messi privati di trasporto merci, di piccole e grandi dimensioni.
Vanno individuate delle zone nel nostro territorio ad utilizzo esclusivo del settore manifatturiero, come l’area del cementificio e quella di via del Pratignone.

Anche la rete dei piccoli negozi presenti nel centro va sostenuta con interventi di supporto di coordinamento e promozione, garantendo un canale di comunicazione costante con i negozianti per rimuovere il più velocemente possibile problematiche di viabilità, di sosta incontrollata, o di sicurezza stessa. 

Sostenere le iniziative di promozione dei negozi organizzando fiere o manifestazioni periodiche che incrementano l’affluenza dei cittadini e incoraggiandoli così a vivere quei luoghi altrimenti solo “di passaggio” che costituiscono il centro di Calenzano.

Il nostro territorio, come si sa, ha un verde tutto da visitare e vivere in natura, e dunque è necessario fare rete con la rete di promozione turistica di Firenze e Prato, per inserire i percorsi naturalistici presenti nei percorsi da fare visitare ai turisti e per fare acquistare i prodotti alimentari delle nostre fattorie e aziende agricole.

Calenzano sportiva e solidale

Lo sport deve essere un mezzo di integrazione.

Salute, benessere ed inclusione sociale non possono prescindere dalla pratica sportiva. Lo sport deve essere visto ed analizzato come un fenomeno sociale, culturale, educativo ed economico.

Dobbiamo sfruttare la ricchezza dell’associazionismo sportivo presente sul nostro territorio per arrivare ad una migliore gestione degli impianti presenti, i quali dovranno essere migliorati con l’obiettivo di riuscire ad organizzare nel nostro Comune eventi di più alto livello. Nello specifico, dovremo riuscire a mettere in pratica le seguenti azioni:

  • Incrementare e manutenere gli spazi a libera fruizione facilitando la pratica sportiva per tutti, proseguendo gli interventi per l’abbattimento delle barriere architettoniche negli impianti sportivi e nelle aree verdi attrezzate;
  • Dar vita ad interventi che abbiano come finalità l’efficientamento energetico degli impianti sportivi;
  • Promuovere l’educazione motoria nella scuola primaria in orario scolastico creando partnership con le società sportive del territorio;
  • Sviluppare partnership con aziende importanti del nostro Comune per ospitare eventi di più alto livello.

Giovani, lavoro e formazione

I giovani devono poter trovare a Calenzano dei sostegni di tipo formativo, legati ad un arricchimento della conoscenza personale e ricreativo, così da poter fornire componenti utili a sentirsi parte attiva della vita comunità.

Serve investire sull’insegnamento dell’educazione civica attraverso il coinvolgimento dei ragazzi in iniziative coordinate con istituzioni politiche e accademiche, oltre che con le associazioni presenti sul territorio. 

Anni di pandemia e lockdown inoltre hanno gravemente compromesso quelli che nella vita dei giovani dovrebbero essere anni di condivisione e arricchimento personale: la privazione 

Devono inoltre essere messi a disposizione dei giovani strumenti che rendano più agevole l’immissione nel mondo del lavoro, affinché si possa affrontare questa fase delicata con uno spirito critico e consapevole: troppe ragazze e ragazzi si affacciano in questa delicata fase di inserimento senza la benché minima consapevolezza circa i contratti, condizioni e strumenti per poter svolgere un lavoro dignitoso e soprattutto senza un’adeguata formazione all’esecuzione dello stesso. 

Potrebbe essere una buona idea quella di realizzare un laboratorio in grado di interfacciarsi con le tante realtà aziendali del nostro comune e organizzare con queste eventi come workshop e corsi di avviamento alla professione in orario extra scolastico, così da superare l’assurdità dell’alternanza scuola-lavoro e tenere separato quello che fa di te un cittadino e quello che fa di te una lavoratrice / un lavoratore, senza dimenticare di includere in questa prospettiva disoccupati e NEET (Not engaged in Education, Employment or Training, i.e. le persone non attive nei settori di lavoro, istruzione e formazione).

Programma casa il ruolo del pubblico

La casa è una necessita per tutti in particolare per i più fragili.

La nostra società e sempre più complessa e diversificata nei bisogni, in questi anni insieme ai classici richiedenti di edilizia popolare sono emersi tutta serie di bisogni dove spesso non è più sufficiente mettere a disposizione un alloggio.

Anziani soli, genitori divorziati, giovani che intendono fare famiglia. 

Serve dare vita a una nuova politica dell’abitare, oltre ad aumentare la risposta in termini di alloggi, e migliorare la qualità del vivere negli alloggi attuali

Serve avviare una serie di progetti di edilizia, a costi contenuti cercando di intercettare incentivi pubblici rivolti ai giovani, con operazioni di rigenerazione o riconversione in collaborazioni pubblico privato.

Dotarsi di alloggi in convenzione per un uso temporaneo, rivolti ai bisogni momentanei, sfratto, coppie che si separano, soggetti che provengono da storie di violenza, difficoltà momentanee.    

Occorre sperimentare percorsi di coabitazione fra anziani soli e fra anziani soli e giovani, per affrontare il tema della solitudine: sostituendo il tradizionale contratto d’affitto con un reciproco scambio di servizi.

Lavorare a un progetto di Co-housing per anziani soli, garantire a una persona anziana la possibilità di vivere in paese, senza rinunciare alle proprie abitudini, dove trova l’aiuto necessario per provvedere ai propri bisogni.

L’abitare al centro delle politiche sociali, in collaborazione con le associazioni che si occupano di fragilità può essere un volano importante di crescita sociale, ed anche economica.            

Comunità 

L’iniziativa “NIDI GRATIS” approvata dalla Regione Toscana da una parte ha dato risposta alle esigenze economiche delle famiglie e dall’altra ha messo in evidenza il divario tra la domanda e l’offerta: se le famiglie con Isee fino a 35.000 € possono avere un servizio gratis, questo sarà davvero tale quando potrà essere erogato avendo strutture scolastiche adeguate e personale educativo utile a coprire l’insieme delle domande. Dunque dobbiamo investire per istituire nuovi nidi e scuole materne in coerenza con il fabbisogno, e investire invece dall’altra parte sui plessi delle primarie e secondaria di primo grado, così che possano essere all’avanguardia dal punto di vista energetico e delle opportunità didattiche per ogni grado di istruzione. 

Welfare e Sanità

Le politiche nazionali e, purtroppo anche regionali degli ultimi anni hanno fortemente penalizzato il SSN e regionale e, di fatto, spinto verso la privatizzazione di un Servizio che occorre ribadire con forza e determinazione deve rimanere universale e pubblico.

Le competenze di un’amministrazione comunale sul funzionamento del Sistema sanitario sono minime ma sarà impegno assoluto la ricerca di migliorare ed implementare le attività della Casa della Salute dove concentrare sia il lavoro di gruppo dei Medici di medicina generale anche nell’ottica di una medicina proattiva d’iniziativa  in grado non solo di gestire le malattie croniche, garantendo al paziente interventi adeguati e differenziati in rapporto al livello di rischio, ma soprattutto che punti sulla prevenzione e sull’educazione delle persone.

Necessario inoltre attivare nella Casa della Salute alcune attività specialistiche ambulatoriali e favorire il mantenimento di una presenza medica anche nelle frazioni del nostro comune.

Un altro impegno sarà quello di implementare l’utilizzo di una parte della Residenza Villa Magli come ospedale di comunità, in grado cioè di avere una funzione intermedia tra il domicilio ed il ricovero ospedaliero. 

Anche le politiche del welfare attraversano un momento critico visto la riduzione delle risorse (vedi  il governo che ha deciso di non rifinanziare il fondo per il supporto agli affitti e per la morosità incolpevole, per esempio) ed il nostro compito è quello di garantire i diritti ed i sevizi necessari a ciascuno mantenendo fermo il principio di avere una città che, rispettando la Convenzione ONU, consideri le persone con disabilità non come “oggetti” di carità, cure mediche e protezione sociale, ma “soggetti” capaci di reclamare i propri diritti, prendere decisioni per la propria vita e contribuire attivamente alla società.

Rigenerazione e Riconversione

La pianificazione urbana non può che partire da una attenta lettura della società,

dei bisogni dei cittadini, delle condizioni ambientali e dalla qualità della vita.

Stiamo attraversando una transizione ecologica che in materia urbana sta segnando il passo e il motivo è piuttosto semplice: ci approcciamo a problemi nuovi con strumenti e metodi vecchi.

Serve un cambiamento innanzi tutto culturale, in termini di analisi, proposta di idee di progettualità, oltre che di obbligo morale nei confronti delle future generazioni.

 

Prendiamo atto della fine di una fase storica dove la risorsa territorio è stata utilizzata   mediando l’interesse privato con il bene comune.

Serve un approccio diverso serve un cambio radicale di impostazione.

C’è la necessita di partire su basi totalmente diverse, accelerando sulla transizione ecologica in un percorso di rigenerazione, riconversione, riqualificazione  

È possibile trasformare una esigenza di salvaguardia ambientale in una opportunità di sviluppo. 

Il nostro comune, come detto, non ha necessità di ulteriori espansioni urbanistiche.

Dobbiamo stabilire cosa intendiamo valorizzare e su questi ambiti si dovrà lavorare.   

Questa è un’operazione da condurre attraverso una attenta, ma decisa, programmazione: eliminare il brutto e inservibile per sostituirlo con il bello e utile. Molti dei guasti del passato non sono irreversibili.

In futuro dovremo limitare il consumo di suolo alle sole opere di utilità pubblica.

In alternativa si potrà occupare suolo libero solo liberando aree attualmente occupate in un processo di ricucitura di ambiti e riqualificazione urbanistica.

Particolare attenzione va riservata alle aree artigianali / industriali.

Il nostro è un comune con una forte presenza industriale, serve creare le condizioni per avviare un processo di rinnovamento di immobili oramai non più corrispondenti a gli standard richiesti in materia ambientale e di sicurezza.

Inoltre ancora sono presenti alcuni siti industriali oramai inutilizzati che impattano pesantemente, che potrebbero diventare in un progetto di riqualificazione, un’opportunità per attrare sul nostro territorio investimenti importanti. 

Si tratta di trasformare il degrado in una opportunità di sviluppo.

Inoltre oltre al parco delle Carpugnane dobbiamo continuare e accelerare sulla forestazione urbana, utilizzare le aree libere in prossimità degli ambiti abitati per imboschire rimane lo strumento più efficace per mitigare l’innalzamento delle temperature.

 

La macchina comunale 

Il buon funzionamento degli uffici comunali determina la vicinanza fra cittadino e istituzioni. Tutti i cittadini devono poter accedere ai servizi l’accesso universale agli uffici rimane lo strumento migliore che abbiamo per fare giustizia sociale.

La casa comunale non deve essere solo un luogo dove si incontrano in modo diretto gli amministratori, ma anche il luogo dei cittadini: dove devono trovare ascolto e risposte alle domande quotidiane. 

Un rapporto leale e trasparente con i cittadini può aiutare ad eliminare sprechi, migliorare gli standard dei servizi.

Un cittadino che viene nella casa comunale a sottoporre una questione è un valore, sottovalutarne le istanze fa venire meno il rapporto di fiducia: motivo per cui vorremmo che la nuova amministrazione adotti un codice etico per promuovere la cultura della legalità e della trasparenza.

Per migliorare un’azione amministrativa trasparente e maggiormente partecipata è necessario il rilancio della centralità del ruolo del consiglio comunale, sia nel ruolo che la legge gli riserva sia nelle linee di indirizzo politico / amministrativo.

Occorre ripristinare un’operatività autonoma del comune per le manutenzioni di base su strade e giardini, direttamente o tramite le proprie società partecipate, per migliorare il livello di manutenzioni e non dipendere dalle disponibilità di ditte private, molto impegnate in questi anni sul mercato edilizio privato: serve aprire un cantiere comunale composto di due/tre persone dedicate all’esecuzione dei piccoli interventi di cura e manutenzione degli spazi.

Coinvolgere maggiormente i cittadini nelle scelte più importanti della comunità anche con sessioni speciali del consiglio sulle tematiche di maggiore interesse, formare le consulte tematiche sulle questioni che necessitano di approfondimento e conoscenze specifiche, non solo per allargare la condivisione ma soprattutto per aumentare l’interesse verso la gestione e la responsabilità pubblica.

Vorremmo poter creare alcune Consulte su specifiche tematiche operative e nelle aree territoriali di Calenzano affiancando agli assessori e consiglieri comunali anche “militanti civici” segnalati dal PD e dalle altre forze componenti la coalizione, per un efficace monitoraggio del territorio.

“Partecipazione” è sinonimo di “democrazia”: va reso maggiormente accessibile l’uso di sale e spazi pubblici per favorire il dibattito e il confronto fra semplici cittadini, associazioni, gruppi politici.