La mia città

LA CALENZANO CHE VORREI

Al contrario di quanto afferma qualcuno, Calenzano non è una “città compiuta!”. La politica ha il dovere di monitorare costantemente i bisogni e di adeguare l’offerta per rispondere alle esigenze che cambiano. Non voler vedere che viviamo in un mondo in cui giornalmente cambiano i ritmi, le relazioni, le conseguenze, significa abdicare verso un conservatorismo ottuso. Per esempio, una città che si ferma è una città che si troverà impreparata ai cambiamenti climatici in atto.

Calenzano non va conservata, ma protetta!

 

VALORIZZARE IL NOSTRO PATRIMONIO

Il nostro motto è La valorizzazione! Intendiamo valorizzare  il patrimonio che abbiamo per natura e quello acquisito grazie alle scelte fatte in questi anni: i cambiamenti climatici, che ci hanno visti testimoni dei danni dell’alluvione nei comuni a noi vicini, ci hanno dimostrato che, se da una parte l’uomo vive l’ambiente e le risorse che questo ci dà, dall’altra bisogna investire in interventi lungimiranti che devono salvaguardare quello che abbiamo a nostra disposizione. Ne sono un esempio le cinque casse di espansione che sono state realizzate: Torri, La Gora, Pagnelle, Carpognane, Pizzi di Monte a Macia.

L’ECCELLENZA DELLE NOSTRE IMPRESE

Intendiamo valorizzare le nostre attività produttive, i manufatti, i prodotti del nostro territorio;  valorizzare una grande eccellenza che tutti ci invidiano: la Facoltà di Design (che ho avuto il piacere di iniziare a conoscere meglio solo recentemente, lavorando su un progetto importante come quello di costruire un Monumento sulle donne della Resistenza) che può darci molte soddisfazioni con i tanti progetti in campo sul tema della sostenibilità dei prodotti, sul riciclo e la riconversione delle materie, e come laboratorio di connessione tra i nostri giovani, le loro potenzialità e le nostre imprese.  

IL POTENZIALE DEI NOSTRI GIOVANI

Sui giovani sentiamo spesso dire che sono distanti dalla politica; o piuttosto è la politica ad essersi allontanata dai giovani? A seguito di una mia proposta, il Consiglio comunale di Calenzano ha recentemente approvato una mozione per costituire una Conferenza dei Giovani, nell’intento di consentire loro di poter fare proposte su temi quali “tempo libero e vita associativa”, “mobilità”, “politiche abitative”, “promozione e cultura”, “politiche ambientali”, ecc!

I giovani non parlano solo di sport e di divertimento! Proviamo a dare loro fiducia, anziché sottolineare continuamente come non devono essere. Da madre so benissimo che i ragazzi sanno dare il loro contributo laddove riusciamo a fargli vedere che le loro idee possono prendere forma, e se non vengono snobbati dall’arroganza e dalla supponenza degli adulti.

TANTE COSE DA MIGLIORARE

Dobbiamo migliorare su molte cose, lo sappiamo. Dobbiamo migliorare sulla viabilità, attuando le proposte inserite negli strumenti urbanistici adottati recentemente come il Pums, e inserendone altre che nel frattempo possono nascere. Dobbiamo migliorare sul fronte della transizione ecologica, e su questo ringraziamoli i giovani, perché sono stati i primi a scendere in piazza e richiamare l’attenzione su questo tema di fondamentale importanza.

Quella della rigenerazione urbana è una scelta di campo che abbiamo già fatto e che dobbiamo portare avanti con determinazione. Porteremo avanti il Bio-distretto, come per l’avvio operativo delle comunità energetiche, come la forestazione  urbana. Abbiamo progetti ambiziosi da portare avanti, oltre al Parco delle Carpugnane che nei prossimi mesi vedremo iniziare a prendere forma; questo andrà caratterizzato e reso unico per le sue tipicità.

UNA CITTA’ INCLUSIVA E SI-CURA

Vogliamo una Calenzano “Inclusiva”, non solo dal punto di vista dell’eliminazione delle barriere architettoniche. Calenzano inclusiva significa vivere e partecipare ad una comunità che sa accogliere, a misura di persona, dove è alta la qualità della vita, dove si facilitano e si premiamo i comportamenti virtuosi; ma che sia anche una Calenzano “Sicura”. Sicura perché il cittadino non si deve sentire in pericolo, ma anche  perché Si-Cura, cioè luogo dove ci si prende cura delle persone fisicamente e affettivamente. E continueremo a rendere  Calenzano come un città dell’accoglienza, dove la diversità è un valore, e non un problema.

LA SCUOLA E’ UNA VERA PRIORITÁ

Sono ormai prossime le realizzazioni della scuola della Fogliaia, e di quella di Settimello sulla quale c’è in corso la progettazione. Auspico che il primo taglio di nastro che farò da Sindaca sarà presso la scuola dell’infanzia Dietropoggio. E su questo voglio sottolineare che parlando di strutture scolastiche non sempre si possono fare valutazioni sui numeri demografici, si può anche parlare di scuola di qualità, e quindi pensare di fare investimenti in strutture più sicure, più funzionali, più comode, che consentano anche di avere aule più grandi o laboratori più attrezzati.

Da sempre si parla di riforme scolastiche, ma ad oggi una vera riforma della scuola non c’è mai stata! Sono stati cambiati i nomi degli indirizzi di studio, rinominati gli ordini, allungati o accorciati gli orari, inseriti i numeri e tolti, messi i giudizi e tolti, ma mai che  si sia pensato ad una riforma che sia in linea con recenti studi sulle modalità didattiche e sui risultati misurabili con tecniche di insegnamento  più efficaci in una modulazione della presenza scolastica diversa da quella attuale. Ma in attesa che si possa vedere un giorno una riforma scolastica che abbia buoni istruttori, noi possiamo lavorare per avere sempre delle buone strutture; possiamo semplificare le procedure, migliorare i processi di apprendimento con il sostegno economico ai percorsi formativi.

VIGILARE COSTANTEMENTE L’ASPETTO SOCIALE

So che c’è da lavorare molto per migliorare nella gestione del bene pubblico. Intendo avviare una valutazione attenta dei beni comunali, della loro attuale funzione; mettendo in campo, laddove serve, ipotesi di  nuove destinazioni di uso, per andare incontro ad eventuali nuove funzioni. 

Il Covid ci ha insegnato che l’accentramento dei servizi evidenzia anche delle criticità spesso difficili da superare; sarà una sfida importante adoperarsi per avere sedi territoriali di diagnostica sanitaria, servizi innovativi di supporto alle nuove fragilità non gestite. 

Le amministrazioni precedenti e quella attuale hanno dato risposta e sostegno ai soggetti fragili, alle famiglie in difficoltà, che anche nel nostro territorio abbiamo, agli anziani, e continueremo a farlo, anche grazie alla collaborazione con le associazioni presenti sul territorio, come la Caritas, il Centro di ascolto, la Misericordia e la Pubblica assistenza, i circoli stessi e tutte le tante associazioni di volontariato e di utilità sociale. Nessuno più dei calenzanesi conosce il valore di tutte queste realtà.

IL NOSTRO LUOGO… “COMUNE”

Siamo consapevoli di dover colmare la distanza “percepita” dai cittadini e da alcune frazioni del nostro vasto territorio, verso l’amministrazione comunale e verso gli altri organismi della pubblica amministrazione. Con molta umiltà dobbiamo tornare al dialogo diretto, all’ascolto quotidiano, al dare le risposte anche quando queste possono non essere quelle attese, ma rimane il dovere di rispondere. Lavoreremo per migliorare la comunicazione, sapendo che il problema della comunicazione  è la nota debole universale di questi anni, in molti contesti.