La mia scelta

LA SCELTA DI CANDIDARMI

Ci sono molte definizioni della politica. Secondo un’antica definizione cinese, è “l’arte di governare”, e questa forse è la definizione più pragmatica! Ma ce n’è una che mi piace anche di più, quella definita da Pericle (politico e oratore vissuto in Grecia 2500 anni fa), secondo il quale la politica è “L’arte del vivere insieme”: questo per me è il fare politica. A Calenzano quest’arte è  esercitata quotidianamente in molte forme, se pensiamo a quante associazioni e circoli vivono e animano il nostro territorio.

Ho voluto cominciare il mio cammino di Candidata a Sindaca dalla Cdp di Calenzano, perché proprio da qui ho iniziato ormai trent’anni fa ad interessarmi di politica, a fare volontariato nella pizzeria, a capire che non ci sono scelte nella vita, che non siano anche scelte politiche. 

Ho preso la prima tessera di partito nel 1999, per votare alla primarie a sostegno del candidato Carovani,  che oggi è il candidato di Spc, ed è sempre lo stesso Carovani che ho ritrovato sfogliando un  programma elettorale per le elezioni amministrative del 12 maggio 1985: allora avevo 13 anni, e vivevo a Campi Bisenzio.

con Ginevra, fervente e convinta pacifista

a Roma con l’associazione Assieme a manifestare per la pace

insieme ad Alice nell’aprile 2020 (durante il Covid) un selfie di adesione ad una iniziativa dell’ANPI, l’associazione partigiani.

LA NATURALE VOGLIA DI POLITICA

Qualche volta mi capita di domandarmi quand’è che ho sentito il bisogno di fare politica, o meglio di fare qualcosa per gli altri. Sempre mi torna in mente un episodio che mi è successo proprio all’età di 13 anni, alla stazione di Messina

Eravamo un gruppo di adolescenti, tutti cugini, io la più piccola. Eravamo partiti da Bova Marina,  dove eravamo in vacanza, per andare in treno alle Gole di Alcantara di Taormina.

Alla stazione di Messina qualcuno del gruppo decise che potevamo andare al binario giusto attraversando le rotaie (oggi sarebbe impensabile, ma nel 1997 capitava ancora), bravata che non è passata inosservata; siamo stati invitati a seguire la polizia ferroviaria al comando, e fornire le nostre generalità. Alla domanda “prego documenti ragazzi!”, erano tutti pronti a tirare fuori la carta identità, tranne io che ho esordito dicendo:  “Io non vi do proprio niente. Non potete chiederceli, i cartelli non c’erano con il divieto di attraversare i binari!”. Risposta d’istinto del poliziotto (che forse era il comandante ma a quel tempo per me non faceva differenza!): “Signorina, lei che farà da grande? Perché come avvocato vedo che potrebbe avere un futuro!”. E’ iniziata una trattativa tra chi voleva pagare la multa e andare via velocemente, la polizia che attendeva i documenti per chiudere la vicenda ed io che continuavo a fare la paladina arrampicandomi sugli specchi su questioni di forma, in merito al diritto del cittadino di dovere essere informato correttamente. La fine della storia è stata “multa per nessuno” e il poliziotto che dice rivolgendosi a me: “Signorina, mi ha preso per sfinimento… per favore si porti via i suoi cugini, per questa volta vi lasciamo andare”.

E’ sempre stato difficile per me disinteressarmi di ciò che mi accade intorno.

Due foto della mia a gita a Taormina, giorno “dell’arresto” da parte dei carabinieri

 

IN POLITICA DA CONSIGLIERA COMUNALE

Nel 2014 sono entrata in Consiglio comunale a Calenzano. In questi dieci anni la funzione del consigliere comunale è stata molto depotenziata dalle varie riforme legislative, ma sebbene si possa avere l’impressione che il consigliere esegua la ratifica o l’avallo di scelte fatte da un organo direttivo come lo è la giunta, personalmente ritengo che sia stata un’esperienza che mi ha dato molto: ho imparato sia dalle delusioni, che capitano, sia dai successi di avere fatto proposte che poi gli altri hanno condiviso, o di avere compreso e appoggiato proposte che ho ritenuto  di valore per i cittadini. S’impara a mitigare le proprie reazioni, all’inizio con molta difficoltà, poi con il tempo diventa più facile.

il debutto in Consiglio Comunale con Alessio Biagioli sindaco

 

IL PIACERE DI FARE SQUADRA

In questi anni ho sempre parlato in Consiglio comunale usando il plurale, parlando di “noi”, e l’ho fatto anche quando abbiamo approvato la mozione con la quale è stata intitolata la Sala Consiliare ad un personaggio unico come quello di Nilde Iotti, nonostante fossi stata la promotrice di questa proposta, forte dell’appartenenza all’Anpi (l’Associazione nazionale dei partigiani) di Calenzano, della quale faccio parte con orgoglio e con la mia ideologia antifascista che rivendico, e con il sostegno della proposta della Fondazione Nilde Iotti. Sono da sempre convinta che si vince con la squadra, e questo vale anche quando  c’è in campo un “fuoriclasse” politico. La storia ci ha fatto conoscere tanti leader politici, che hanno portato la sinistra a vincere le proprie battaglie quando alla sua persona si sono affiancati collaboratori capaci, e seri. 

L’intitolazione della sala consiliare a Nilde Jotti, alla presenza dell’onorevole Livia Turco

 

LA COALIZIONE DI CENTROSINISTRA

Nel nostro lavoro di politici e amministratori, abbiamo  provato per quattro anni a ricomporre la frattura nell’area della sinistra calenzanese sperando in un’unione che sembra essere una chimera. Personalmente c’ho creduto, ci abbiamo provato con diversi incontri fino al 18 settembre 2023, ma evidentemente se il tuo interlocutore, senza alcun preavviso esce con il suo candidato, di fatto si chiudono tutte le trattative. E  dunque, siamo consapevoli che uno degli argomenti più delicati con il quale confrontarsi è proprio il dover spiegare al nostro elettorato perché siamo divisi, ancora oggi, quando la differenze non sono così tali da dover giustificare questa separazione. E’ da irresponsabili, in un momento storico in cui  abbiamo al governo l’estrema destra, essersi assunti una responsabilità di mantenere ferme posizioni intransigenti, che non è certo la nostra.

La coalizione di Centrosinistra Insieme all’atto della formalizzazione della mia candidatura: Calenzano Futura (Enrico Panzi), Partito Democratico (Paolo Santini), Partito Socialista (Alessandro Corti)

LA MIA CANDIDATURA

Ringrazio il segretario del Partito Democratico di Calenzano, Paolo Santini, la Segreteria e tutta l’assemblea del PD, gli alleati di Calenzano Futura,  il Partito Socialista, il gruppo di maggioranza con il quale stiamo arrivando al termine di questo mandato amministrativo per avermi dato la fiducia per affrontare questa candidatura.

Sono orgogliosa, e anche molto preoccupata allo stesso tempo, di questo impegno, perché ho la possibilità di poter restituire a Calenzano ciò che Calenzano ha dato a me; ho il compito di non deludere chi oggi ha deciso di investire sulla mia candidatura, e farò il massimo, senza mai risparmiarmi come ho sempre fatto, per dare il mio contributo in maniera seria, attenta e rispettosa di tutti. Farò probabilmente degli sbagli, ma spero di riuscire a fare tante cose giuste. Ho acquisito tante conoscenze che metterò a disposizioni dei cittadini, ma sono altrettanto sicura che ci saranno anche tanti cittadini che potranno dare suggerimenti e consigli che solo l’arroganza ci potrebbe impedire di accogliere e mettere in pratica: l’obiettivo del benessere collettivo è condivisibile dalla collettività.

Con Paolo Santini, segretario del PD di Calenzano

Un mio personale ricordo per la mia amica Francesca, scomparsa da tre anni: vent’anni fa disse che mi avrebbe vista bene un giorno a fare il sindaco, perché non riuscivo a farmi i fatti miei…

LA SFIDA ELETTORALE

Viviamo in un epoca in cui la tecnologia ci priva molto spesso del contatto umano. Ho scelto di fare una campagna elettorale incontrando le persone e le imprese, in presenza, perché credo molto nella connessione umana che ritengo la più autentica. E questo lo dico a me stessa, ma lo dico anche ai giovani: si deve imparare a comunicare, e in questo la scuola ha un ruolo importante, come anche lo sport.

Uso i canali social per informare, ma mai scenderò nelle polemiche  in risposta sui social, e mai farò una campagna contro qualcuno, ma casomai preciserò il mio punto di vista: io voglio con la mia squadra raccontare quello che vorremmo fare, e raccogliere il maggior numero di contributi, senza pregiudizi.

Come coalizione di Centrosinistra abbiamo aperto un confronto attivo, con il coinvolgimento della cittadinanza, con i circoli e  le associazioni, e con le tante imprese e attività economiche che abbiamo la fortuna di avere nel nostro Comune. Confronto fatto usando i laboratori tematici e gli strumenti social; stiamo costruendo insieme il nostro programma elettorale, partendo dalle linee guida che abbiamo già in parte condiviso nei mesi precedenti, frutto di un’interlocuzione continua di questi anni.

Due scatti nel giorno dell’inaugurazione della sede del nostro Comitato elettorale in via Giusti 5